La roulette è un gioco antico, nobile e di classe. Molti hanno conosciuto la roulette scoprendola nei numerosi film, visti al cinema o in tv, in cui le vicende dei protagonisti si intrecciano con quelle di questo gioco.
Tutto ciò sin quando non son nati i casinò on line, grazie ai quali praticare i giochi d'azzardo, tra cui appunto la roulette, è diventato più semplice e veloce.
Oggi poi, con l'avvento di smartphones e tablet, l'accesso al web è sempre a portata di mano, non solo nelle nostre case tramite i pc, ma in ogni luogo in cui sia possibile connettersi, da telefono smartphone o da tablet appunto, che possiamo portare con noi ovunque andiamo.
Questa innovazione permette oggi di dilettarsi non obbligatoriamente da pc.
Infatti lo scopo ultimo dei casinò online oggi è quello di raggiungere sempre più appassionati di tutti i giochi da casinò: infatti, le maggior parte delle sale da gioco online sono nate anche come casinò mobile.
E infatti la vita di ogni giorno è talmente piena di impegni di lavoro e familiari, che il tempo libero quasi sempre risulta un'utopia: ma con un cellulare o un tablet possiamo mantenere aperta la comunicazione con le persone cui vogliamo bene, con gli amici ed anche trovare piccoli momenti di distrazione e divertimento, appunto grazie a questi supporti mobile.
E le versioni mobile della roulette on line, come degli altri giochi on line, sono sostanzialmente uguali a quelle che si posson giocare da pc. Basta possedere uno smartphone con l'accesso a internet, un i-pad o un qualunque altro tipo di tablet.
Si gioca connettendosi alla sala da gioco on line: per cominciare, è sufficiente esser registrati e quindi fare il login (oppure ci si registra anche da mobile, se è la prima volta che si entra in quel dato casinò).
La roulette anche nei casinò mobile è di sicuro il gioco più facile, le cui regole consistono solo nella conoscenza delle puntate e dei relativi payout (pagamenti): entrambi sono peraltro riassunti su delle tabelle che troviamo tra le pagine del sito del casinò on line in cui si è deciso di giocare.
Dunque anche nelle versioni della roulette mobile abbiamo le puntate sulle chances semplici, quelle con pagamento alla pari, tipo rosso e nero, alti o bassi, pari o dispari, che di solito sono le più giocate, o quelle più complesse che ricomprendono dati gruppi di numeri.
Ed è anche proprio per la sua facilità di gioco che la roulette, tra i giochi d'azzardo dei casinò mobile, non manca mai.
La roulette dei casinò mobile dunque non è altro che l'ultimo anello di una lunga catena, che ha portato questo gioco dai casinò terrestri fino a noi, nelle nostre tasche e nelle nostre borse, con i cellulari e i tablet.
Alcuni matematici, statistici o giocatori esperti di roulette nel corso del tempo hanno scritto dei testi per spiegare ai neofiti o anche a chi è habitué, come si gioca alla roulette, sia nei casinò on line che terrestri: in generale vi si illustrano i metodi per avere un certo margine di vantaggi sul banco e si danno consigli per scommettere.
Qualcuno di loro sostiene di aver scritto IL libro sulla roulette, che svela il segreto per la sicura vittoria al gioco. Ma non è così. La verità è che esistono poche strategie vincenti, che son state dei veri e propri lampi di genio e, nel caso degli scrittori-giocatori, hanno funzionato davvero, ma così bene che loro son stati subito banditi da qualsiasi sala da gioco e naturalmente i casinò son corsi ai ripari, per render le cose più difficili.
Libri sulla roulette di questo tipo son diventati molto famosi e conosciuti soprattutto dopo l'uscita di “Beat the delaer” di Ed Thorpe, che ha segnato l'inizio della mania di contare le carte. In realtà, la maggioranza degli autori sono solo dei giocatori falliti che cercano di riguadagnare ciò che hanno perso vendendo libri.
La roulette non si fa in genere battere oggi dalle trovate di questi giocatori: la ruota gira in modo sempre casuale e se esiste un qualcosa di veritiero in queste guide è un insieme di indicazioni e sistemi che gli autori-giocatori hanno mutuato da altri.
Il primo da segnalare è un trattato risalente agli anni '20, ma molto articolato, con tanto di spiegazioni scientifiche, in cui si illustrano i vari metodi da applicare sulle varie combinazioni: è “La probabilità relativa nel gioco d’azzardo, Roulette et Trente et Quarante”, edito da Coop. Tipografia Azzoguidi, Bologna, 1925.
Altro testo, sempre più o meno dello stesso periodo, è "Roulette-La soluzione del problema”, edito da Tipografia Failli, Roma, 1930: vi si descrivono le regole del gioco, si danno elementi di calcolo delle probabilità e si mostra anche un sistema piuttosto interessante.
Facile da comprendere e piacevole alla lettura, ma ricco comunque di dati precisi è il libro sulla roulette “Il trattato delle possibilità impossibili con l’arte di vincere al gioco”, edito da Arti Grafiche Magnani, Milano, 1932 e scritto da Guido da Verona: qui l'autore (anche famoso romanziere) presenta un suo sistema di gioco, da lui considerato infallibile, dal nome “serie concatenata maggiore e minore”.
Infine, forse il testo sulla roulette più conosciuto e amato dagli appassionati, che pose le basi per un vero studio scientifico di questo gioco: “Il guadagno scientifico di una sola unità alla roulette o al trenta e quaranta”, di Marigny de Grilleau (grande matematico e studioso dei fenomeni aleatori relativi ai giochi d'azzardo), edito da Centro Studi di Scienza e Gioco, Bologna e pubblicato la prima volta nel 1926.
Se invece il testo da scegliere dovrà essere semplice e godibile dal lettore, ma con presentazione di dati precisi, suggeriamo “Il trattato delle possibilità impossibili con l’arte di vincere al gioco” delle Arti Grafiche Magnani, Milano, 1932. L’autore Guido da Verona (noto romanziere) vi presenta un suo sistema di gioco dal titolo “Serie concatenata maggiore e minore”, in grado di battere agevolmente il banco con assoluta certezza.
Tra i libri sulla roulette più recenti, vale la pena leggere “Astuzie e strategie per giocare alla roulette”, Nuova ed. - DVE Italia, 2000, di Enrico Medail: vi troverete tutte le nozioni fondamentali e utili sulle regole, sul “galateo” della roulette, sui sistemi di gioco, sulle probabilità, sui segreti degli scienziati, sugli errori da non fare, in modo da massimizzare le possibilità di vincere.
Interessante tra quelli pubblicati negli ultimi anni è anche “Roulette, sistemi e consigli”, di Tiziano Rambaldi, Seneca edizioni, 2006: vi si descrivono decine di schemi elaborati per massimizzare la copertura dei numeri sulla roulette, con chiare indicazioni sulle probabilità di vincita.
La roulette è stata spesso protagonista o comprimaria in molti film, rievocando con il suo allure, l'eleganza, la classe ed l'esclusività, rendendo avvincenti le vicende di vari personaggi, tra cui spie, ricchi uomini d'affari e persone comuni, tutti attratti, quasi rapiti, dal suo glamour e dalle sue promesse di fortuna.
Tra i classici del cinema in cui la roulette svolge un ruolo importante c'è un film eccezionale: “Casablanca”, uscito nel 1942 per la regia di Michael Curtiz, con gli indimenticati Humphrey Bogart e Ingrid Bergman. Qui la roulette, in questo caso francese, assume il valore di un critico gioco di possibilità.
Ambientato nel 1941 (in piena II guerra mondiale) a Casablanca, principale porto del Marocco, crocevia frequentato allora da poliziotti francesi, spie naziste, fuoriusciti antifascisti, avventurieri e sciacalli, vede l'americano Rick Blaine (Bogart), proprietario di un bar, incontrare dopo molto tempo Ilsa (Bergman), la donna che amava (e ancora ama).
Ritrovano il loro amore, ma lui, proprio perché la ama, decide di aiutare lei e suo marito, perseguitato politico, a scappare in aereo dalla città. Famosa è la scena in cui a una giovane sposa, che vuole andarsene in America con il consorte, viene offerta una somma di denaro in cambio di prestazioni sessuali.
Lei chiede un consiglio a Blaine che - mentre suo marito (ignaro della proposta fatta alla donna) crede che l'unica speranza di fuggire sia una vincita alla roulette - impietosito, fa in modo che i due vincano (bloccando la ruota) e preservando la purezza del loro amore. Così la roulette in qualche modo salva gli innamorati.
E come dimenticare James Bond nel film “007-Una cascata di diamanti”? É il penultimo della serie dei film sull'agente segreto in cui il ruolo del protagonista viene rivestito da Sean Connery (prima del suo ritorno in “Mai dire mai”) .
Il film ruota attorno al piano di un'organizzazione internazionale che fa incetta di diamanti per creare un satellite artificiale, con cui distruggere le armi nucleari delle grandi potenze. Oltre ad essere un tripudio di effetti speciali, include scene girate intorno a un tavolo da roulette (è infatti ambientato, tra le altre località, a Las Vegas).
Tra i film più recenti in cui ha un suo ruolo la roulette c'è anche “Proposta indecente” (1993), diretto da Adrian Lyne, con Robert Redford, Demi Moore e Woody Harrelson. Una coppia di giovani sposi (Moore e Harrelson) con grossi problemi economici va a Las Vegas a tentare la fortuna alla roulette. Purtroppo però perde tutto.
Un affascinante miliardario, invaghitosi della ragazza, propone loro un patto per salvarsi: se lei accetterà di passare una notte d'amore con lui, il riccone regalerà loro un milione di dollari. I due, turbati, ci riflettono a lungo e alla fine, insieme, per il bene di entrambi, accettano. Solo che dopo quella notte l'equilibrio tra i due sposi si spezza: il marito non accetta di riprendere con sé la moglie e non vuole più i soldi. Ma dietro l'angolo c'è un lieto (un po' ipocrita) fine.
Altro film sulla roulette, ancor più recente, è “Corri Lola, corri” (1998). Girato in Germania, narra le vicende di Lola, il cui ragazzo ha puntato, sbagliando, una grossa somma di denaro. Lola l'aiuta a rimpiazzare questi soldi e c'è una scena chiave in cui lei, vestita male, in abiti di strada, arriva disperata al casinò e si avvicina al tavolo della roulette, intorno a cui stanno persone tutte vestite elegantemente.
Insomma, la roulette ricorre in molte pellicole, sia del passato che degli anni più recenti: spesso viene scelta per far da sfondo alle storie narrate oppure è così centrale nelle vicende, da diventare quasi uno dei personaggi.
I miti e leggende sulla roulette, gioco antico, affascinante e misterioso, si sprecano. Si narra che la famosa ruota esistesse addirittura sin dai tempi dei romani, in una versione molto primitiva, in cui uno scudo veniva fatto ruotare sulla punta di una lancia, girando in equilibrio su di essa.
Pare che in Italia nel Medioevo esistesse un qualcosa di analogo alla “ruota” romana: si chiamava “girella” e, per il suo funzionamento che si diceva stregato, venne bandita da Firenze. In seguito la roulette è stata molto modificata ed affinata nel tempo, sino ad arrivare alla variante più sofisticata e moderna che noi conosciamo.
Secondo alcuni storici, il perfezionamento della roulette si deve a un frate, forse francese, appassionato di azzardo, il quale pare avesse venduto l'anima al diavolo per scoprirne i segreti e vincere. Egli dispose i numeri in una sequenza che ancora oggi non si spiega razionalmente: la somma delle cifre da 1 a 36 dà, non a caso, il numero 666, ovvero quello da sempre associato nella leggenda a Satana.
Tra gli altri miti e leggende sulla roulette c'è quella che lega la nascita della roulette al nome del grande filosofo francese Blaise Pascal (1632), che pare arrivasse a crearla, involontariamente (come spesso succede in campo scientifico, quando perseguendo un risultato se ne ottiene un altro), mentre faceva i suoi studi sul moto perpetuo.
Ricevuta in regalo da un suo amico una ruota della fortuna cinese, Pascal cercò di capire come i numeri si ripetevano: in pratica tentò di definire le leggi dell'uscita dei numeri e modificò la ruota, cercò di migliorarla, così da eliminare eventuali influenze meccaniche o resistenze tali da condizionare la casualità degli esiti del gioco.
Egli chiamò la nuova macchina “rouler” (ruota) e dimostrò l'esistenza di un flusso circolatorio dei numeri casuali, cui dette il nome di “cicli”, scrivendo quindi per illustrarli il suo trattato "Le proprietà cicliche delle combinazioni nel calcolo delle probabilità".
Ma, secondo i miti e leggende sulla roulette, è al 1796 che va fatto risalire l'inizio dell'era della roulette: è in questo anno che il francese Jacques Lablee scrisse la novella “La roulette, ou le jour”, in cui sono descritti per filo e per segno il suo funzionamento e le sue regole. In realtà, già prima nel Quebec vigevano leggi che proibivano il gioco d'azzardo, come testimoniano dei documenti risalenti alla metà del '700.
Alla fine dell'800 in ogni caso, dato il grande successo della roulette in Europa, Carlo III di Monaco decise, per superare la crisi economica in cui versava il Principato, di aprirvi la prima casa da gioco, prendendo a modello quelle delle città termali in Germania.
Per gestirla chiamò François Blanc, che insieme al fratello aveva introdotto lo 0 semplice al posto del doppio 0 nella roulette tedesca. Venne costruito il casinò di Montecarlo, così chiamato in onore del principe di Monaco che lo varò. In questa casa da gioco, il cui successo fin dall'inizio fu grande e crescente, in corrispondenza della crisi di quelle di altre città europee colpite dalla guerra, la roulette prese sempre più piede.
Ci fu però chi riuscì a “sbancarla”. Tra i miti e leggende sulla roulette c'è lui, Joseph Jagger, esperto giocatore ed ingegnere meccanico del settore tessile, che nel 1873 utilizzò le sue competenze per cercare di capire il funzionamento della roulette di Montecarlo.
Per farlo ingaggiò sei operai della sua ditta, i quali annotavano via via i numeri vincenti: appurò così che mentre cinque ruote generavano risultati casuali, sulla sesta nove numeri uscivano più spesso degli altri; concluse che quest'ultima ruota era difettosa.
Per vincere di più iniziò a giocare sempre su di essa e riuscì a guadagnare 300.000 $. Ma dal casinò capirono che c'era qualcosa di losco sotto e scambiarono varie volte la posizione delle ruote, sino a quando Jagger, dopo aver vinto un'altra sola volta, decise di rinunciare. Non giocò più alla roulette, ma impiegò i soldi incassati in proprietà immobiliari ed entrò tra i miti e le leggende sulla roulette.