Un gioco sofisticato ed elegante, variante del Baccarat, e molto praticato inizialmente in Francia, il Paese che infatti gli ha dato il nome: le storie sullo Chemin de Fer si sprecano e ne accrescono la già grande fama, consolidando il suo richiamo sul pubblico.

Le partite più importanti di Chemin de Fer si sono giocate e si giocano al Casinò de la Vallée di Saint-Vincent, dove si è riscontrato il più alto incremento del livello di gioco e si sono sfidati i players più celebri, in tornei internazionali. Anche al Casinò di Sanremo, città nota soprattutto per essere la sede del famoso Festival della canzone italiana, vengono organizzati ogni anno importanti e affollate gare di Chemin de Fer.

I miti e leggende sullo Chemin de Fer nascono attorno ai tavoli da gioco e spesso son stati raccontati in libri e film. Grandi giocatori e bari hanno narrato le loro vicende mettendole su carta: così Cesare Lanza, nel volume in cui racconta la sua storia, parla di una memorabile partita a Chemin de Fer, in cui lui fu giocatore e testimone, giocata a Saint Vincent una notte di tanti anni fa, tra brividi e poste per i tempi altissime, di milioni di lire.

Si raccontano miti sullo Chemin de Fer anche nel libro che riporta la storia di Francesco “Francis” Turatello, detto Faccia d'Angelo, che fu per tutti gli anni Settanta il boss incontrastato della malavita di Milano, controllando prostituzione e gioco d'azzardo nel capoluogo lombardo.

Gestore di molte bische frequentate da vip, personaggi dello spettacolo, rapinatori, ma anche industriali e politici, a Brera il 27 ottobre del '76 rapinò insieme alla sua gang un club di gioco d'azzardo indipendente, dov'era in corso una grande partita a chemin de fer: dicendo che nelle sue bische “certe cose” non succedevano, fece piazza pulita del banco, ma lasciò alle signore convenute i soldi per tornare a casa in taxi.

Numerose sono le storie sullo Chemin de Fer che ruotano attorno a molti personaggi noti, specie del cinema e dello spettacolo, avendo appunto appassionato nel corso degli anni tanti protagonisti del jet-set, spesso portandoli addirittura sull'orlo del fallimento, tanta era la loro febbre per questo gioco.

Grande patito di Chemin de Fer è stato Emilio Fede, il famoso giornalista, che ha raccontato anche in un libro la sua passione smodata per il gioco d'azzardo, in particolare per lo Chemin de Fer, una delle ragioni per cui venne allontanato dal telegiornale della rete ammiraglia della RAI.

Non da meno è stato il cantante Pupo, che oggi ha vinto il suo vizio per questo ed altri giochi, che l'aveva condotto in rovina e quasi al suicidio: il cantautore toscano ha raccontato di essere arrivato al punto di dover vendere tutto quello che aveva per pagare i debiti e far fronte agli strozzini; poi, grazie all'aiuto di alcuni amici, anche famosi, è riuscito a venirne fuori.

Pochi sanno che anche Omar Sharif, famoso interprete del film “Il Dottor Zivago”, oggi ottantenne, è un grande giocatore d'azzardo, soprattutto di Bridge e Chemin de Fer: è stato grande attore anche in fantastiche partite senza fine a Chemin de Fer, disputate nelle sale del Casinò Deauville e in molti altri casinò francesi.

Ma è sufficiente giocare in modo responsabile per divertirsi e vincere senza andare in rovina. Oggi con lo Chemin de Fer sui siti dei casinò on line AAMS si è perfettamente tutelati in questo senso e in più le possibilità di vittoria sono maggiori misurandosi in questa disciplina così appassionante e magari, chi lo sa, riuscendo a diventare uno dei campioni e dei miti dello Chemin de Fer!