Il baccarat è un gioco elegante e sofisticato: le regole sono solo in apparenza complicate, perché in realtà risulta davvero semplicissimo praticarlo.

Per questo la comparsa del baccarat anche su mobile è stata una conseguenza alquanto scontata. 

Dato che le azioni sono tutte  predeterminate – fanno sì che si presti moltissimo alla fruizione su dispositivi mobili, che è estemporanea e magari avviene in luoghi con elementi di disturbo, per cui la concentrazione a volte non può essere molto alta.

Il baccarat, del resto, è uno dei giochi più popolari nei casinò terrestri di tutto il mondo e non poteva che non essere trasferito anche on line su pc, e oggi, sui cellulari e sui tablet diventando mobile.

Gli operatori - costretti a rivolgersi a fornitori di software che vendano loro programmi in grado di girare bene su piattaforme IOS o Android, ovvero su quelle dei dispositivi mobili - con il mobile ampliano il loro piano di gioco e accrescono fortemente il richiamo verso il baccarat, offrendolo a nuove fasce di potenziali utenti, non raggiungibili se non dando loro la possibilità di misurarsi a questo gioco in qualunque luogo e qualunque momento.

Oggi le versioni del baccarat mobile esistenti sono quasi in tutto uguali alle versioni on line che si giocano dal pc.

Si potrà optare per la modalità “for fun” (cioè giocare, ma senza puntare soldi veri), cosa che specie inizialmente è consigliata, oppure giocare seriamente scommettendo il proprio denaro.

Ci son diversi casinò on line che nella versione mobile rendono disponibili bonus, i quali non sono invece offerti se si gioca da pc.

Con il gambling su mobile si hanno garanzie per quanto riguarda la sicurezza: visto che nei dispositivi mobili, come è largamente noto, i virus sono assai rari, si può dire quasi inesistenti. Sempre sul versante sicurezza, ma di altro genere, sono perfettamente tutelati i pagamenti e i depositi: le transazioni sono sicure e rapide, anche se si compie il deposito tramite portafogli elettronici. 

Da non sottovalutare infine la possibilità di avere una pronta assistenza pur essendo collegati da un dispositivo mobile: il servizio giocatori e assistenza quando si è connessi al casinò mobile, grazie a software avanzati, permette una comunicazione con l'assistenza della sala da gioco.

Numerose le pellicole che hanno tra i protagonisti questo gioco bello e coinvolgente: il baccarat. Tra quelli in cui il baccarat ha avuto un ruolo di primo piano c'è un film degli anni Sessanta interpretato da una delle più famose band di tutti i tempi: i Beatles. 

È "A hard day's night" (1964), in cui il si narrano le vicende del gruppo inglese chiamato a tenere un concerto a Londra, dove gli “scarafaggi” arrivano dalla nativa Liverpool: mostra così come i Beatles riescano a superare diversi problemi e vicissitudini e, infine, a esibirsi.

Il baccarat entra nel film attraverso il nonno dei Beatles, che ha un debole per l'azzardo e ha deciso di andare a giocare per un paio di notti. Il vecchio, che è un principiante, non essendo in grado di distinguere tra il banco e il bingo, drink dopo drink e mano dopo mano ai tavoli del baccarat, pur non sapendo nulla del gioco, arriva a vincere un sacco di soldi, ma alla fine deve usarli tutti per pagare le bevute al bar del casinò. Il Baccarat qui è descritto nei minimi dettagli ed è molto divertente guardare il vecchio far confusione con i termini del gioco e comunque sbancare.

Il baccarat è anche il gioco da casinò preferito di James Bond. Il super agente 007 britannico può essere visto giocare a baccarat in molte delle sue avventure, a partire sin dalle prime pellicole: “Golden Eye”, “Dr. No”, “Thunderball”, “Al servizio segreto di Sua Maestà” e “Never Say Never Again” ecc.

Invece il remake 2006 del film di James Bond “Casino Royale”, con Daniel Craig, lo mostra giocare a poker, piuttosto che a baccarat come nell'originale e gli amanti del baccarat e di Bond non sono rimasti soddisfatti di questo cambiamento, come del nuovo interprete del personaggio dello 007. Il film non ha potuto così raggiungere le altezze e il successo che la maggior parte degli altri film di Bond ha ottenuto. 

In “Casino Royale”  (1967), in particolare, il baccarat recita davvero un ruolo centrale. Il vero James Bond ha lasciato i servizi segreti e si è ritirato, ma viene convinto a tornare in servizio per combattere il gruppo criminale russo Smersh. È quasi una pellicola comica, in cui Bond alla fine mette fuori gioco il gruppo sovietico Smersh, riuscendo a battere il russo Le Chiffre.

Non ce n'è solo uno, ma ben sei James Bond nel film, che si impegnano tutti insieme nel dar la caccia ai russi: i servizi segreti infatti cercano di confondere questi ultimi creando più personaggi Bond. Il cattivo tenta di raccogliere il denaro per le sue operazioni illegali giocando a baccarat e Evelyn Tremate, uno dei sei agenti segreti, viene inviato a sconfiggerlo. Il film si conclude con una grande confusione e un'enorme esplosione: tutti gli 007 muoiono e vanno in paradiso, dove li vediamo volteggiare nell'ultima scena, come angeli piumati.

Ma il baccarat è molto apprezzato pure dalla superstar dei film d'azione Jackie Chan, che lo ama moltissimo perfino fuori dallo schermo. Lo possiamo veder giocare a Baccarat in numerose sue pellicole, come “Rush Hour 3”  e “City Hunter”.

Nel primo, del 2007, un ambasciatore scopre prove contro la più grande organizzazione criminale internazionale e viene preso nel mirino da questi malavitosi, che lo feriscono gravemente mentre sta per testimoniare contro di loro; a salvare lui e sua figlia interverrà un ispettore (Chan), suo grande amico, che, insieme a un collega, prende la questione come faccenda personale e si imbarca in un'avventura che li condurrà sino a Parigi.

Invece in “City Hunter “, del 1993 - trasposizione cinematografica del celebre manga di Tsukasa Hojo - Jackie Cahn è un investigatore privato chiamato a ritrovare la figlia fuggita di casa: affronterà, insieme alla sua immancabile assistente (segretamente innamorata di lui) e con l'aiuto di una bella poliziotta, dei terribili terroristi su una nave da crociera, tra partite a baccarat, combattimenti e comicità.

Il Baccarat è un gioco famoso in tutto il mondo, per apprendere bene e velocemente le sue dinamiche possono essere utili dei testi che lo sviscerano, aiutando i giocatori, specie alle prime armi, ad accrescere la loro abilità.

Vari professionisti o ex professionisti del Baccarat hanno deciso di raccogliere in dei volumi – che hanno riscosso anche un buon successo di mercato – le loro conoscenze ed esperienze di gioco, mettendole a disposizione di ogni appassionato, sia di chi è neofita che di chi gioca da tempo e vuole migliorarsi.

Tra i più interessanti libri sul Baccarat c'è “Lyle Stuart on Baccarat”, scritto dal famoso giocatore d'azzardo americano Lyle Stuart,. Basandosi sulla sua esperienza personale fatta nel corso di tanti anni di gioco, Stuart illustra i metodi migliori per ottenere risultati e sottolinea l'importanza della pazienza, qualità essenziale per chi chi voglia far soldi. Alcuni contestano il suo stile di scrittura e certi passaggi non chiari, tuttavia si può dire che questo libro sul Baccarat sarà assai utile a chi desideri apprendere i principi basilari del gioco.

Altro valido testo sul Baccarat è “Baccarat Battle Book - How to attack Baccarat & Mini Baccarat” di Frank Scoblete, Bonus Book edizioni. Scoblete, giocatore e autore di molti fortunati libri sui giochi da casinò, spiega in modo semplice la complessità del baccarat. Non tutti trovano questo libro utile: qualcuno sostiene che non sia nulla d'eccezionale, in quanto l’autore si concentra maggiormente sui metodi che consentono al giocatore di beneficiare di un ridotto margine di vantaggio della casa e dunque fare puntate che possono garantire rendimenti più bassi. 

Per alcuni critici i trucchi indicati in questo libro sono limitati e le strategie illustrate sono descritte in modo sommario, mentre secondo altri rimane una buona guida, completa di tutto ciò che può servire a chi desideri conoscere il gioco. In generale possiamo dire che è molto adatto ai principianti.

Un altro interessante volume sul Baccarat è di Brian Kayser e s'intitola “Secrets of winning Baccarat”. È ritenuto molto valido da tanti lettori, in quanto di grande utilità per tutti coloro che sono alle prime armi: ciò in ragione della estrema semplicità con cui sono descritte e spiegate le regole, le modalità di gioco e tutti gli accorgimenti da mettere in atto per evitare di incorrere in grandi perdite e per raggiungere buoni risultati nel medio-lungo termine.

Vi troverete molti sistemi di gioco da utilizzare, parecchie immagini ed esempi, che sono d'ulteriore aiuto alla comprensione e si basano su esperienze vere, vissute da chi scrive presso vari casinò. In più Kaysar illustra non solo come si vince, ma anche come ci si può divertire una volta acquisita la dimestichezza del professionista.

Infine se volete, più che imparare, dilettarvi con della buona letteratura che tratta anche di questo famoso elegante gioco, potrete leggere “Casinò Royale” di Ian Fleming, primo romanzo con come protagonista l'agente 007 James Bond, poi portato più volte sullo schermo cinematografico in una serie di film di successo mondiale.

Il libro narra appunto le vicende di James Bond, agente dei servizi segreti britannici che, in quanto anche abilissimo giocatore di Baccarat, viene inviato in missione nel Casinò Royale, in una cittadina del nord della Francia, con lo scopo di vincere e “spennare” il capo del partito comunista francese.

E allora per divertirsi, non dimenticare di documentarsi con questi testi sul Baccarat, sempre molto utili ad arricchire la propria conoscenza del gioco.

La storia del Baccarat è, come quella di tanti altri giochi d'azzardo, assai nebulosa e ricca di misteri  e quindi molti sono i miti sul Baccarat. Sulle sue stesse origini ci sono diverse teorie contrastanti: alcune lo riconducono all'Antica Roma, altre alla Cina, altre ancora alla Francia.

Tra le leggende sul Baccarat più curiose c'è quella che narra che a Roma, nel I secolo a.C., si decidesse la sorte delle giovani vergini con un gioco analogo: così, a seconda degli esiti, erano destinate a divenire sacerdotesse o comuni serve o venivano sacrificate nel nome degli dèi.

Un'altra leggenda racconta invece che la sua invenzione è da attribuire a un certo Felix Falguierein, che nel Medioevo (nel XV secolo per l'esattezza) dette vita a una versione molto vicina al Baccarat giocato ai giorni nostri, ma praticato con i Tarocchi, invece delle normali carte in mazzi da 52 (del resto le carte da gioco come noi le conosciamo derivano dai Tarocchi).

Per qualcun altro il Baccarat ebbe i natali sotto l'assolutismo monarchico in Francia: in realtà, di certo si sa solo che esisteva già nella Francia del 1490 e che per molto tempo rimase appannaggio solo dei nobili, che ci si dilettavano spesso alla corte del re.

Altra cosa sicura, che non è tra le leggende sul Baccarat, è che il nome derivi dalla parola francese “baccarà”, che vuol dire zero. E questo spiega perché fare baccarat voglia dire totalizzare un punteggio di zero, quello peggiore che si possa realizzare.

Secondo un altro dei miti sul Baccarat, questo arriverebbe dalla Cina, e sarebbe erede di un antico gioco cinese chiamato Pai Gow, il cui scopo era di totalizzare nove. Pare che poi sia giunto a noi per la via della Seta e si sia evoluto trasformandosi nel vero Baccarat. È certo che comunque il Baccarat venga dalla Cina o dalla Francia, quale delle due non ci è dato sapere.

Non rientra certo tra le leggende sul Baccarat il fatto che il primo casinò ad ospitare questo gioco negli anni '50, quando ottenne la vera consacrazione diffondendosi negli USA, fu il Casinò Dunes, dove in realtà si giocava una combinazione tra Baccarat e Chemin de Fer, che ebbe grandissimo e immediato successo.

Da lì, dopo aver sfondato nei casinò reali di tutto il mondo, il Baccarat è passato a diventare un gioco on line, circa cinquant'anni più tardi. É stata una grande rivoluzione perché per la prima volta ha permesso a chiunque, in qualunque luogo, di misurarsi nelle partite, grazie soltanto a un computer e una connessione internet.

Da allora non c'è più bisogno di recarsi nei casinò terrestri, come Montecarlo, Las Vegas ecc. e questo ha contribuito a rendere il gioco ancora più popolare, accessibile a tutti, non solo ai ricchi e privilegiati. 

La versione on line non differisce in nulla da quella tradizionale in quanto a semplicità.