Il video poker: dalle macchinette nei bar al tuo pc ed ora al tuo telefonino o tablet.

Ora che sbarca pure sui dispositivi mobili, lo stesso si diffonderà ancora di più, grazie alla massiccia diffusione dei cellulari di ultima generazione (IPhone, smartphones e altri) tra giocatori di ogni fascia d'età ed estrazione sociale.

Il videopoker è peraltro il gioco da casinò più comune per chi voglia imparare a giocare a carte e creandolo in versione mobile lo si è reso facilmente accessibile e praticabile da tutti.

I casinò mobile hanno mutato radicalmente le abitudini di gran parte degli appassionati al gioco on line e il videopoker mobile ne ha dato la prova definitiva.

Le regole sono le stesse di quello giocato nei casinò on line tradizionali cui accediamo da pc: al'inizio della partita si riceve una mano e si dovrà scegliere quali carte tenere e quali scartare per ottenere la combinazione migliore. 

È possibile vincere anche con le coppie di figure o altre combinazioni molto frequenti, ma se si vuole mirare al jackpot bisognerà puntare più in alto, alla doppia coppia, al tris o, ancora meglio, alla Scala Colore, alla Scala Reale o al Poker. Per farlo però, ricordiamoci che ci assumiamo una bella mole di rischio, la regola numero uno è quella di giocare solo per divertimento.

Tablet e smartphones sono il futuro, per cui non conviene depositare il proprio denaro in sale da gioco on line che magari non si convertiranno al mobile e saranno perciò destinate a sparire. Altro criterio fondamentale e preliminare di scelta è che si tratti di un casinò AAMS, che offre tutte le garanzie necessarie. 

Quasi tutti i casinò mobile oggi hanno anche una versione mobile, ma non tutti hanno dei software di ultima generazione, in grado di offrire grafiche di alta qualità anche sul display del telefonino o del tablet.

Per cui bisogna fare molta attenzione nella scelta del casinò nel quale giocare il videopoker mobile, così da aver garantita una certa velocità e fluidità di gioco e appunto una buona grafica.

Comunque il videopoker è stato uno dei primi giochi ad essere predisposto anche nella versione mobile, soprattutto perché contiene tanti e sofisticati effetti grafici, e i casinò si sono potuti sbizzarrire nel crearne molte varianti.

Il videopoker mobile può funzionare su browser e allora per giocarci ci si deve registrare al casinò dal browser.

Oppure ci sono le app di videopoker mobile, che devono essere scaricate e installate sul proprio dispositivo mobile.

Sono queste ultime che danno la grafica più avanzata e offrono un'esperienza di gioco migliore, ma sono ben pochi i casinò che a tuttoggi le hanno create.

Poi nella scelta bisogna fare attenzione che la grafica e gli effetti grafici siano di altissima qualità, ovvero che non ci siano solo animazioni statiche, ma altre dinamiche, divertenti e accattivanti.

Importantissimo è anche che il gioco non rallenti o si interrompa, che non sia viziato da bugs e che sia rivolto anche a chi fa piccole puntate, perché non può o non vuole rischiare di più.

Il gioco di carte più famoso, quello che richiede maggiore abilità e scaltrezza: è il poker.

Anche nella sua versione più moderna, il videopoker, nato con le macchinette da bar e oggi on line, è oggetto di tanti libri, che tentano di spiegarne le strategie e le tecniche più efficaci per arrivare alla vittoria.

Spesso a scrivere questi testi sono giocatori o ex giocatori di videopoker, veri professionisti, che con la loro grande esperienza hanno acquisito una tale conoscenza delle sue dinamiche e dei suoi meccanismi, da poterle illustrare e svelare a chi lo ama o vuole provare a misurarcisi per la prima volta.

Per chi inizia, un ottimo strumento di apprendimento è “The Video Poker Answer Book: How to Attack Variations on a Casino Favorite” di John Grochowski, edito da Taylor Pub nel 2000.

Per chi, avvicinandosi al videopoker, non riesce a destreggiarsi nei testi pieni di tabelle e calcoli, questo è il volume giusto: attraverso quiz e aneddoti, l'autore rende più facile apprendere e fa sì che si impari divertendosi.

Consigliato a chiunque voglia conoscere meglio il gioco e come mettere in atto le strategie e tecniche vincenti.

Altrettanto istruttivo per i players del videopoker è “Video Poker: America's National Game of Chance” di Lenny Frome, uscito nel 1992 da Compu-Flyers. Si tratta di una grande raccolta che cattura il lettore, tanto da tenerlo incollato dalla prima all'ultima pagina, come fosse un nuovo romanzo di Grisham.

Contiene tutto quello che c'è da sapere, dalle nozioni di base spiegate per aneddoti a quiz molto divertenti per verificare quello che si è appreso.

C'è poi un libro che è forse la più penetrante e completa guida che un giocatore d'azzardo o chiunque voglia diventarlo, possa leggere.

È “Million Dollar video poker, di Bob Dancer”, edito da Huntington Press nel 2003. Incallito giocatore, Dancer vi narra della sua avventura di sette anni di gioco sfrenato al videopoker, iniziata con un capitale modesto e sfociata in una vittoria di milioni di dollari. 

Lo fa attraverso tutta una serie di aneddoti che ogni player dovrebbe conoscere e descrivendo la comprensione, l'atteggiamento psicologico e le strategie che sono essenziali per diventare un giocatore di successo.

Il libro lascia pochi dubbi circa il ruolo fondamentale della fortuna nella vittoria, ma il gioco disciplinato, come è chiaramente illustrato da Dancer, si rivela essere ancor più cruciale: egli dimostra che è la disciplina a massimizzare le possibilità che il caso ha di giocare a favore dei players.

In questo testo incentrato sull'esperienza personale di Dancer, ogni giocatore troverà spunti di riflessione applicabili alla propria esperienza di gioco.

Non solo per accaniti del videopoker, ma anche per i principianti, che troveranno questa una lettura molto lucida, avvincente e divertente.

Tra coloro che hanno cercato di spiegare il videopoker e i suoi meccanismi c'è anche un ingegnere informatico e programmatore, John Grochowski.

Dopo essere andato in pensione, Grochowski nel 1989 si trasferì a Las Vegas e qui cominciò a interessarsi al videopoker.

Inizialmente fece una grande ricerca su tutti i casinò della città e la pubblicò in un volume che in pratica dava una valutazione delle differenti opportunità di vittoria ai videopoker di Las Vegas. 

Non soddisfatto, proseguì nei suoi studi, sfruttando la trentennale esperienza nel campo dei computer e pubblicando così nel 1992 “Video Poker – Precision Play”, riedito dieci volte, arricchito di contenuti, di nuovi quesiti e nuovi approfondimenti.

Poi nel 1998 dette alle stampe un nuovo libro, oggi giunto alla sua terza edizione (in formato kindle), ampliata per includere una trattazione sulla tattica. 

“Video Poker - Optimum Play” sostituisce “Video Poker – Precision Play”ed è una grande guida per il video poker, che illustra in modo chiaro e di facile comprensione tutte le strategie necessarie, rivolgendosi al giocatore principiante che vuole diventare un professionista o semi-professionista. 

Il cinema ha spesso reso omaggio al più famoso gioco di carte, il poker, celebrandolo in tanti film.

Pur se non nella variante moderna del videopoker, molti registi ne hanno fatto il protagonista delle loro pellicole.

Ed anche nel caso in cui non faccia la “parte principale”, nei film in cui è presente, il poker appare sempre al centro delle scene chiave e la suspence che crea coinvolge gli spettatori.

Si va da film sulla febbre del gioco d'azzardo ad altri del genere western, spionaggio o gangsters. In “Rounders” (1998), con Matt Damon, Edward Norton, John Turturro, e John Malkovich, Mike (Damon), studente di giurisprudenza attratto dal poker e dai soldi che può regalare, rimane invischiato nella rete dell'azzardo:   dovrà scegliere tra il poker e l'amore per una ragazza. Memorabile resta la lunga scena della partita, con Malkovich nei panni di un giocatore russo che va pazzo per i biscotti.

Come non ricordare “Tombstone”, tra quelli ambientati nel far west, e “Casino Royale”, fra quelli a tema spionaggio, in cui l'agente segreto 007 James Bond, tra un'impresa rocambolesca e l'altra al servizio di sua Maestà la regina, gioca al casinò una partita avvincente a poker, vincendo un Royal Flush al Texas Hold'em. 

Pure in “Butch Cassidy”, antiwestern con Paul Newman e Robert Redford - tra l'altro film vincitore di 4 Oscar - il poker ha la sua ribalta nel racconto delle vicende di due criminali realmente esistiti, anarchici e anacronistici: sono Cassidy (Newman) e Sundance Kid (Redford), entrambi innamorati di una bella maestrina, che vivono svaligiando i treni dell'Union Pacific e tentano l'ultimo grande colpo in America Latina.

Una delle più indimenticabili partite a poker è quella che compare nel film “The Cincinnati Kid” (1965), con Steve McQuinn e Ann Margret. Cincinnati Kid è un genio della Telesina, famosa variante del poker che si gioca a carte scoperte: la scena in cui il protagonista rimane a bocca aperta nel vedere tra le carte il Jack, che non si aspettava, è davvero eccezionale.

Altra pellicola in cui invece il poker non è protagonista, ma fondamentale perché proprio al centro di una delle scene cruciali, è “La Stangata” (1973), con Robert Redford e Paul Newman. Vi si narra una complicata truffa ai danni di uno dei capi della malavita di Chicago negli anni '30, orchestrata dai due protagonisti, Henry (Paul Newman) e Johnny (Robert Redford), anche allo scopo di vendicare un amico. Vinse ben 6 Oscar.

Invece il poker è proprio al centro del film western “A big hand for a little lady”, del 1966, con Joanne Woodward (nella realtà moglie di Paul Newman), Henry Fonda e Jason Robards. Una volta l'anno, la piccola e squallida cittadina di Dodge City, nel west, ha il suo momento di gloria perché ospita una partita di poker tra i cinque uomini più ricchi del Texas, evento perciò attesissimo, narrato in questo godibile film.

Sempre da vero protagonista, il poker “recita” in “California Split” di Robert Altman, pellicola del 1974 con Elliot Gould e George Segal, ambientata nei casinò di Reno, in Nevada: uno dei due protagonisti deve giocare scommettendo i soldi di entrambi in una decisiva partita a poker, cui prende parte anche un grande campione, Amarillo Slim Preston (4 volte braccialetto WSOP), che interpreta se stesso.

Ma il vero film sul poker per eccellenza è il più recente “The Grand”, del 2007, commedia in cui recitano, tra gli altri, Shannon Elizabeth, Dennis Farina, Woody Harrelson. L'ambientazione è la città di Las Vegas ed è qui che si disputa un grande torneo di poker che si avvicina molto alle World Series Of Poker.

aa